AGATHÓN
International Journal
of Architecture, Art and Design
ISSN (online) 2532-683X
ISSN (print) 2464-9309
V. 16 (2024): AFFRONTARE LA COMPLESSITÀ | Conoscenza, progetto e gestione dell’ambiente costruito
Il volume 16 di AGATHÓN tratta il tema ‘Affrontare la Complessità | Conoscenza, Progetto e Gestione dell’Ambiente Costruito’. La ‘complessità’ (dal verbo latino ‘plectere’ = intrecciare, ‘cum’ = insieme) è una condizione nella quale sono presenti tanti elementi interconnessi a formare un’unità. La complessità della condizione in cui versa il Pianeta è evidente: il cambiamento climatico, secondo Amitav Ghosh (2017), non è un pericolo in sé, ma rappresenta un ‘moltiplicatore di minacce’ che stressa e amplifica l’instabilità e l’insicurezza già presenti in alcune aree del mondo, ancor di più perché molti Paesi industrializzati hanno già superato notevolmente la relativa ‘biocapacità’, diventando di fatto ‘debitori ecologici’.
In quest’ottica il ‘complesso’ va riportato al suo significato etimologico di ‘tessuto’ o ‘tenuto insieme’, connettendo i saperi nel circolo virtuoso di una conoscenza che si articola in una visione sistemica del mondo reale fondata sul principio di ‘coevoluzione’ dei sistemi sociali e dei sistemi ecologici (di cultura e natura) e sulla consapevolezza che essa determina, da un lato l’intreccio di molteplici catene causali (ad esempio, la crisi da pandemia oltre che sanitaria è diventata anche crisi biologica, ecologica, economica, sociale, culturale e spirituale) con effetti interdipendenti, dall’altro effetti che retroagiscono anche sulle cause perché la causalità è circolare; secondo Ceruti e Bardi (2021) purtroppo questa visione stenta a tradursi nell’operatività del quotidiano e nel guidare sia l’osservazione del mondo sia il progetto, che è espressione del nostro essere nel mondo.
Le modalità di vita, indipendentemente dal luogo, hanno un impatto sulla biosfera e determinano reazioni a catena in ambiti differenti che influenzano tanto la natura quanto l’essere umano a scala globale: cambiamento climatico, rischi per la salute, perdita della biodiversità, uso indiscriminato delle risorse non rinnovabili, ineguaglianze e accessibilità concorrono a una condizione di ‘policrisi’ che amplifica lo stato di incertezza sul nostro futuro e la vulnerabilità dell’intero ecosistema, soprattutto perché le azioni progettuali messe in campo non affrontano la cogente questione ambientale in chiave sistemica e olistica.
E allora, come trasformare la complessità da sfida a opportunità? Come affrontare le complesse questioni che riguardano la conoscenza, il progetto e la gestione del costruito rispetto agli ormai imprescindibili pragmatici indicatori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica? Quali le strategie, le misure, le azioni e gli strumenti che le aree disciplinari dell’Architettura possono mettere in campo in una visione olistica e con approccio sistemico per rispettare i termini dell’Accordo di Parigi? Come individuare quelle con il miglior rapporto costo/benefici e capaci di produrre sinergie per il raggiungimento del maggior numero possibile degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalla Nazioni Unite? Come ripensare i sistemi economici estrattivi (basati sulla produzione) e indirizzarli verso quelli rigenerativi (basati sulla valorizzazione dell’esistente e sui servizi)? Come mettere in pratica nuovi approcci progettuali sistemici capaci di affrontare la complessità del presente dalle radici, sviluppando soluzioni attraverso le quali intere società possano intenzionalmente passare a un futuro a lungo termine più sostenibile, equo e desiderabile – anche attraverso visioni co-create – per informare le soluzioni del presente e aprire la strada verso un futuro auspicabile? Come mettere a sistema conoscenze e saperi per meglio cogliere le questioni multidimensionali, fondamentali e globali dell’epoca attuale nella loro irriducibile complessità?
Gli articoli pubblicati sul volume 16 di AGATHÓN forniscono alcune risposte per affrontare le complesse questioni che riguardano la conoscenza, il progetto e la gestione del costruito rispetto agli ormai imprescindibili pragmatici indicatori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, dimostrando che la complessità del costruito da sfida può diventare opportunità per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I contributi pubblicati certamente non esauriscono i campi di indagine, le strategie, le misure e le azioni che la comunità scientifica e il settore delle costruzioni possono mettere in campo per contenere l’azione antropica entro i limiti planetari e rendere più resilienti il costruito e i sistemi biofisici, tuttavia restituiscono un primo quadro teorico-pratico sul tema che si auspica possa contribuire ad alimentare il dibattito scientifico e stimolare nuove azioni di ricerca improntate ad approcci multiscalari e capaci di mettere in valore le potenzialità delle tecnologie digitali atte alle cogenti le sfide della contemporaneità, comprese quelle globali della neutralità climatica e carbonica.