La ‘valorizzazione’. Per una rinnovata vitalità dei monumenti
DOI:
https://doi.org/10.19229/2464-9309/952021Parole chiave:
architettura, valorizzazione, restauro, riuso, sostenibilitàAbstract
Dopo una premessa che pone a confronto i concetti di ‘restauro’ e ‘valorizzazione’, si passa ad approfondire quali siano i limiti del restauro, modernamente inteso, in senso critico e conservativo. Esso si caratterizza per le sue aperture metodologiche nei confronti della modernità, da una parte, e tematiche dall’altra, relative ad una categoria di ‘beni’ più ampia di quella tradizionale, non riservata alle sole espressioni di alto valore storico-artistico. Si passa poi a ragionare su che cosa, pur interessando il mondo delle preesistenze, non possa definirsi come restauro e conservazione; infine, a considerare metodi e compiti della valorizzazione che, nella sua accezione più autentica, si affianca al restauro e per certi aspetti lo segue, garantendo prima le condizioni per il riconoscimento del bene da tutelare, poi quelle della sua buona gestione, fruizione e manutenzione nel tempo.
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