I disegni nel mondo. Multiscalarità, o delle scale fuori dalla rappresentazione
DOI:
https://doi.org/10.19229/2464-9309/712020Parole chiave:
scale, rappresentazione, autore, mediazione, multiscalaritàAbstract
L’articolo pone in relazione il concetto di scala architettonica con le implicazioni filosofico-politiche dell’azione di rappresentazione del mondo implicita in ogni operazione scalare. Recuperando il significato che una certa tradizione filosofica ha assegnato alla messa in rappresentazione, si avanza l'ipotesi che l’attribuzione scalare sia un tentavo di controllo sul rappresentato attraverso il disegno del mondo, allo scopo di legittimare sia l’autorialità che la scientificità della disciplina architettonica nelle teorie e nelle Scuole. Tale paradigma, che ha permesso la fortuna dell’architettura italiana del dopoguerra, è però messo in crisi dalla consistenza dei problemi che, allo stato attuale, necessitano di progetto. Sulla base di queste considerazioni si propone una concettualizzazione della multiscalarità a partire dal suo uso nell'azione del progetto nel mondo, piuttosto che da un’introiezione di quest’ultimo nelle intenzioni di progetto.
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