L’Appia dimenticata

Autori

  • Massimiliano Rendina Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'
  • Francesco Iodice Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'

DOI:

https://doi.org/10.19229/2464-9309/142017

Parole chiave:

Appia antica, conservazione attiva, rigenerazione urbana

Abstract

L’Appia, nata per collegare Roma e Capua, per una breve ma significativa sua parte è oggetto di ricerca. La completa incuria nel corso degli anni ha fatto dimenticare un suo tratto più o meno affiorante proprio là dove essa diveniva collegamento tra l’antica Capua e Casilinum. Il sistema urbano continuo, composto oggi sulle loro impronte storiche da Santa Maria Capua Vetere e Capua, non letto omogeneamente ha generato confusione anche tra i diversi studiosi attenti agli antichi luoghi campani. Rivisitato con lauree e laboratori di progettazione, sono state immaginate architetture in grado di favorirne la riscoperta e l’utilizzazione piuttosto che la mummificazione

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Biografie autore

Massimiliano Rendina, Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'

Architetto e Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura e Industrial Design.
E-mail: massimiliano.rendina@unicampania.it

Francesco Iodice, Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'

Architetto, Dottore di Ricerca e Cultore delle Materia in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale.
E-mail: francesco@iodicearchitetti.it

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato

30-06-2017

Come citare

Rendina, M. e Iodice, F. (2017) «L’Appia dimenticata», AGATHÓN | International Journal of Architecture Art and Design, 1(online), pagg. 21–28. doi: 10.19229/2464-9309/142017.

Fascicolo

Sezione

Architettura | Saggi & Punti di vista