La vocazione temporanea degli spazi aperti urbani tra passato e presente

Autori

  • Timothy Daniel Brownlee Università degli Studi di Camerino

DOI:

https://doi.org/10.19229/2464-9309/492018

Parole chiave:

spazi aperti urbani, temporaneità, pre-contemporaneo, outdoor

Abstract

La vocazione alla temporaneità nell’utilizzo degli spazi aperti urbani risulta elemento fortemente caratterizzante già la città pre-contemporanea. Pur non avendo lasciato tracce fisiche evidenti, dispositivi temporanei di varia natura hanno sempre qualificato le strade e le piazze delle città, affiancandosi a un’ossatura portante permanente. Il contributo indaga le potenzialità offerte dall’utilizzo di dispositivi temporanei, mettendo in evidenza la capacità che queste strutture hanno nell’adattarsi rispetto alle richieste di un determinato periodo storico. Infine, individua un filo conduttore tra presente e passato, illustrando alcuni scenari di adattamento, declinando il ruolo della temporaneità negli ambiti urbani che maggiormente ne fanno utilizzo.

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Biografia autore

Timothy Daniel Brownlee, Università degli Studi di Camerino

Architetto e Dottore di Ricerca.
E-mail: timothy.brownlee@unicam.it

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Escaravox in Madrid, designed by Andrés Jaque Arquitectos, 2012 (credit: www.archdaily.com)

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Pubblicato

30-12-2018

Come citare

Brownlee, T. D. (2018) «La vocazione temporanea degli spazi aperti urbani tra passato e presente», AGATHÓN | International Journal of Architecture Art and Design, 4(online), pagg. 73–80. doi: 10.19229/2464-9309/492018.

Fascicolo

Sezione

Architettura | Saggi & Punti di vista