I giardini modulari di James C. Rose – La sperimentazione per il Ladies’ Home Journal (1946)
DOI:
https://doi.org/10.19229/2464-9309/1452023Parole chiave:
giardino moderno, Giappone, progetto creativo, materialità, equitàAbstract
Il ‘modulo’ è uno strumento progettuale intimamente connesso ai concetti di proporzione e geometria, ma anche a quelli di globalizzazione, sostenibilità ed equità. Poiché teorie e paradigmi modulari non ricoprono un posto di rilievo nel dibattito sull’architettura del paesaggio questo articolo indaga sul modulo come strumento di progettazione utilizzato del paesaggista americano James C. Rose (1913-1991) nelle sue prime sperimentazioni concettuali, messe a punto in risposta a un bando per un servizio fotografico su una serie di piccoli giardini da pubblicare su un numero speciale del Ladies’ Home Journal nel 1946. Rose ha raccolto questa sfida come esercizio progettuale proponendo dei prototipi di giardino modulare per i piccoli lotti delle case suburbane americane. Il saggio illustra i lavori di Rose che reinterpretano la modularità e la sviluppano in senso artistico con chiari richiami alla cultura giapponese mentre un’analisi del suo concetto di modulo offre l’opportunità per valutare nuove idee e processi che possono rivelarsi illuminanti nella produzione di paesaggi urbani di alta qualità
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Ricevuto: 06/10/2023; Revisionato: 29/10/2023; Accettato: 08/11/2023
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