Contesto e temporaneo. Un binomio virtuoso

Autori

  • Massimiliano Rendina Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’
  • Francesco Iodice Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’

DOI:

https://doi.org/10.19229/2464-9309/4122018

Parole chiave:

tempo, permanenza, fisicità, contesto, eredità

Abstract

La contemporaneità, nelle sue variegate nuove aggettivazioni, sempre più impone di confrontarsi con condizioni di temporaneità, di flessibilità, di smontabilità. L’architettura perde la sua pesantezza e soprattutto la sua aura di eternità, per lasciar posto al transitorio e al modificabile. Quando la presenza, anche se definita nel tempo, di un manufatto, risulta essere in grado di generare nuovi pensieri e riflessioni che non finiscono con la sua fisicità, allora l’argomento si fa interessante, fino a rendere forse utile un racconto come quello qui proposto, di esperienze svolte fuori e dentro l’università, in prima persona. Trovare la chiave di lettura del rapporto tra la fisicità del manufatto provvisorio, l’idea che lo ha determinato e l’eredità che si spera esso lasci, è oggetto del presente lavoro.

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Biografie autore

Massimiliano Rendina, Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’

Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale.
E-mail: massimiliano.rendina@unicampania.it

Francesco Iodice, Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’

Architetto e PhD, è Professore a contratto di Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale.
E-mail: francesco.iodice1@unicampania.it

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Pubblicato

30-12-2018

Come citare

Rendina, M. e Iodice, F. (2018) «Contesto e temporaneo. Un binomio virtuoso», AGATHÓN | International Journal of Architecture Art and Design, 4(online), pagg. 97–104. doi: 10.19229/2464-9309/4122018.

Fascicolo

Sezione

Architettura | Saggi & Punti di vista