Ripartire dalle rovine per ritrovare i nostri Dei
DOI:
https://doi.org/10.19229/2464-9309/132017Parole chiave:
archeologia, memoria collettiva, cantieri apertiAbstract
Una rinnovata sensibilità nei confronti dell’antico, con la finalità della conoscenza e di una maggiore consapevolezza delle nostre radici, ha portato alla crescita, esponenziale negli ultimi trent’anni, del dibattito sul futuro del passato. Un passato percepito come genesi, stratificazione di passati, presenti e futuri tra loro inscindibili. Ripartire dalle rovine è una riflessione sulla potenzialità rigeneratrice che un intervento contemporaneo può avere sull’antico: la strategia è la valorizzazione, la comunicazione, la musealizzazione. Una traduzione possibile è l’apertura dei cantieri alla collettività. Questo processo, prima che essere necessario per risolvere il problema urbano di ricucitura e continuità tra parti di città, è necessario per ritrovare i nostri dei, la nostra identità.
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